Nel volume è pubblicata l’edizione di un papiro latino ritrovato circa venti anni fa nelle collezioni del Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza. Il frammento, databile al secolo VI d.C. e proveniente con ogni probabilità dalla Sicilia, conserva parte di un testo più ampio, organizzato in forma di elenco, che descrive materiale documentario vario. Per la presenza di termini e fenomeni mai finora attestati nell’Occidente tardoantico in tradizione diretta, esso rappresenta una testimonianza scritta di straordinario rilievo. L’edizione è accompagnata da commenti e studi di carattere paleografico e testuale con l’obiettivo di chiarire datazione, provenienza e natura del papiro e di proporne un’interpretazione come fonte storica.
Il volume illustra il lavoro di ricostruzione della missione di scavo condotta dall’Istituto Papirologico «G. Vitelli» nell’inverno fra il 1964 e il 1965 sul sito di Arsinoe, antico capoluogo del distretto del Fayyum. Materiali d’archivio, reperti e papiri fanno luce sia sulle attività sul campo e sull’architettura del settore indagato, sia su alcuni aspetti della vita quotidiana nell’Egitto di età tolemaica e romana. La documentazione d’archivio è stata poi utilizzata per rendere nuovamente ‘visitabile’ – attraverso modelli 3D, digital storytelling e realtà aumentata – un sito archeologico per sempre scomparso a causa dell’incedere dell’urbanizzazione contemporanea.
Il volume verte sullo studio di 567 lucerne, provenienti dagli scavi della Necropoli Nord di Antinoupolis condotti negli anni 1965 e 1966 dall’Istituto Papirologico “G. Vitelli”, Firenze. Le lucerne esaminate (per lo più in ottimo stato di conservazione) costituiscono una delle più numerose collezioni di tale classe ceramica e si collocano tra il V ed il VII secolo d.C. Gli esemplari analizzati, per i quali si propone una diversificazione tipologica su base decorativa, sono per lo più prodotti localmente, mentre i restanti sono di importazione (in modo prevalente da altri centri dell’Egitto). Pur condizionato dalla scarsità di dati a disposizione, lo studio di questa collezione costituisce pertanto una base di rilievo per il riscontro dei commerci attivi ad Antinoupolis in epoca pre-islamica.
Il quattordicesimo volume delle Comunicazioni dell’Istituto Papirologico «G. Vitelli» è, come altri della Serie, suddiviso in tre sezioni: Edizioni e riedizioni di testi; Note critiche; Chronique de lexicographie papyrologique de la vie matérielle. La prima sezione accoglie l’edizione di un inedito di Cambridge, e la riedizione di due testi appartenenti alle collezioni di Lipsia e Vienna. La seconda sezione comprende due contributi, uno su un frammento di Archiloco e l’altro sulle lettere festali. Infine, la Chronique de lexicographie, relativa alla sezione lessicografica del progetto internazionale Contextes et mobiliers, de l’époque hellénistique à l’époque mamelouke. Approches archéologiques, historiques et anthropologiques (coordinato dall’IFAO), accoglie le tre consuete sezioni: aggiornamento bibliografico (Bulletin), correzioni a testi già editi (Corr.Lex.Mat.), e studi specifici su particolari termini del lessico ‘materiale’ (Études).
Il volume prende in esame gli aspetti linguistici e formali di più di mille domande di giustizia e tutela conservate dai papiri egiziani dell’epoca del principato, prevalentemente scritte in greco. Per molti secoli in Egitto, dall’epoca tolemaica fino al tardo impero romano, le petizioni indirizzate alle autorità giudiziarie impiegano una stessa struttura testuale ed espressioni ricorrenti: tale uniformità era risultato dell’uso di repertori condivisi da parte di scribi e consulenti legali. Questo studio valuta analiticamente quali corrispondenze il lessico e le formule dei documenti avevano con legislazione, convenzioni normative, lingua parlata e letteraria, e in quale modo questi fattori interagirono tra loro attraverso i secoli.
Il volume comprende contributi di molti studiosi, italiani e stranieri, in onore della collega Gabriella Messeri, che per molti anni è stata professore ordinario di Papirologia all’Università di Napoli “Federico II”. La prima parte contiene l’editio princeps di 23 papiri letterari (di autori noti e adespoti) e di 27 papiri documentari (conti amministrativi, contratti, lettere private ecc.); la seconda parte è costituita da 12 saggi di argomento storico, filologico e letterario.
Il tredicesimo volume di Comunicazioni dell’Istituto Papirologico «G. Vitelli» è articolato, come il precedente, in tre sezioni: 1. Edizioni e riedizioni di testi; 2. Note critiche; 3. Chronique de lexicographie papyrologique de la vie matérielle. Nella prima sezione sono presenti testi, editi per la prima volta o oggetto di una revisione e di una nuova edizione, appartenenti a varie collezioni. Si presenta qui anche un eccezionale reperto di età araba, che fa parte della collezione dell’Istituto Papirologico «G. Vitelli». La seconda sezione accoglie tre contributi con attente osservazioni paleografiche e linguistiche a testi letterari e documentari, e un quarto che offre un riassunto esaustivo sullo stato di pubblicazione di un archivio parte della collezione dell’Istituto. La terza sezione, infine, come ormai consolidato dal precedente volume delle Comunicazioni, raccoglie numerosi frutti del progetto di ricerca internazionale sulla lessicografia della cultura materiale (Lex.Pap.Mat.) documentata nella lingua dei papiri.
Questo vol. XVII della serie PSI comprende l’edizione di 62 testi, tutti conservati su papiri appartenenti all’Istituto Papirologico «G. Vitelli». I frammenti di autori noti restituiscono brani di Omero, Erodoto, Senofonte, Demostene, Diodoro Siculo, nonché degli Atti degli Apostoli, di Gregorio di Nissa e di Basilio di Cesarea; fra i testi adespoti spiccano alcuni frammenti di prosa erudita. I testi paraletterari comprendono, oltre a due frammenti astronomici, un lessico e due glossari omerici. Ampio è il ventaglio di testi documentari, di ambito sia ufficiale che privato: resoconti, richieste, contratti, certificati, dichiarazioni, conti, lettere.
Ancora un volume, Antinoupolis III, che ha per oggetto un’area archeologica estremamente importante nell’Egitto greco-romano: la città fondata sulla riva sinistra del Nilo nel 130 d.C. da Adriano in onore di Antinoos. Nelle oltre 700 pagine dei due tomi che costituiscono questo volume si propongono, nel primo, studi dedicati a materiali archeologici quali ceramiche sigillate africane, anfore per vino di produzione locale (LRA 7), mortai litici, frammenti sporadici di pietre ornamentali, una coppa in vetro retro dipinta, tessuti della tipologia cosiddetta ‘copta’, analisi di antropologia forense sui resti ossei di una tal Teodosia, la cui cappella funebre era stata scoperta ed illustrata negli scavi condotti sul sito dell’Università di Firenze nella metà degli anni Trenta dello scorso secolo. Nel secondo tomo si presentano edizioni di nuovi papiri, pergamene, ostraca, che riportano testi costituiti da documenti della vita quotidiana o della cultura letteraria classica e cristiana. Le lingue interessate sono il greco, il copto e l’arabo. Novità di rilievo sono rappresentate da iscrizioni, per lo più funerarie, ancora in queste tre lingue. La documentazione è testimonianza della vita che, soprattutto in età tardo-antica, continuava in quel che restava di una grande metropoli romana in una delle province più importanti dell’impero, l’Egitto.
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