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La storia

L’Istituto trae le sue origini dalla “Società Italiana per la ricerca dei Papiri greci e latini in Egitto”, ente morale finanziato con i contributi dei soci, fondato a Firenze il 1° giugno 1908: l’iniziativa era stata di Girolamo Vitelli, a quel tempo il più illustre grecista italiano, che allora era titolare dell’insegnamento di Letteratura greca nell’Istituto di Studi Superiori di Firenze, poi diventato Università degli Studi nel 1924.

Per un ventennio la “Società Italiana” tenne proficuamente fede al programma di campagne di scavo e di acquisti di materiale papiraceo in Egitto destinato allo studio e alla pubblicazione: il risultato maggiore è degnamente rappresentato dai primi otto volumi dei Papiri della Società Italiana (PSI) pubblicati tra il 1912 e il 1927; nel 1927 la Società decise di sciogliersi e nel 1928, presso l’Università degli Studi, fu costituito l’Istituto Papirologico, il cui primo direttore fu Girolamo Vitelli.

L’Istituto ereditò i compiti e i materiali di studio della “Società Italiana”: fra il 1929 e il 1935 uscirono i volumi IX, X e XI dei PSI; le iniziative e le attività di scavo furono incrementate, per cui l’Istituto divenne uno dei centri più importanti per la papirologia a livello internazionale.

Nel 1939 l’Istituto assunse l’attuale denominazione per onorare la memoria di Vitelli, morto a 86 anni, il 2 settembre 1935.

Nonostante il parziale rallentamento durante la Seconda Guerra Mondiale, le attività  proseguirono con la pubblicazione di ulteriori volumi dei PSI (vol. XII fasc. 1, 1943; fasc. 2, 1951; vol. XIII, fasc. 1, 1949; fasc. 2, 1953; vol. XIV 1957) e di molti altri testi editi al di fuori della serie ufficiale. La pubblicazione di volumi dei PSI si è arricchita in anni recenti dei volumi XV (2008), XVI (2013) e XVII (2018). 

Scavi e acquisti, invece, furono sospesi per un lungo periodo e furono nuovamente intrapresi soltanto nel 1964, grazie a Vittorio Bartoletti. L’attività è proseguita quasi incessantemente fino a oggi, ed è tuttora operativo lo scavo presso Antinoe.

Dopo Girolamo Vitelli, l’Istituto fu diretto da Medea Norsa (1935-1949), Nicola Terzaghi (1949-1963), Vittorio Bartoletti (1963-1967), e Manfredo Manfredi (1968-1991).

Nel 1991 l’Istituto fu riconosciuto Ente Nazionale di Ricerca non Strumentale, e ne fu designato Presidente prima Manfredo Manfredi (1991-1998), e poi, dopo alcuni mesi di vice-presidenza tenuta da Angelo Casanova, Guido Bastianini.

L’8 ottobre 2004, infine, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Gazzetta Ufficiale n. 275 del 23 novembre 2004), l’Istituto Papirologico è rientrato nell’alveo dell’Università degli Studi di Firenze, divenendone struttura scientifica annessa alla Facoltà di Lettere e Filosofia, con lo status di Centro studi. Dall’8 febbraio 2006 al 25 novembre 2015 ne è stato Direttore Guido Bastianini. Dal 26 novembre 2015 al 31 ottobre 2019 la direttrice è stata Daniela Manetti.

Dal 1º novembre 2019 è direttrice Francesca Maltomini.

 

Ultimo aggiornamento

08.02.2021

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